Nella notte tra il 12 e 13 giugno 3035 Israele ha sferrato un pesante attacco terroristico contro l’Iran, colpendo postazioni nucleari. Tale decisone non sembra giustificata da attacchi subiti da Teheran, ma dettata da una preoccupazione difensiva riguardo al nucleare della Repubblica islamica.
Sembra
che tale attacco sia stato favorito anche da un ingente rifornimento di armi da
parte degli Stati Uniti qualche giorno prima, tra cui c’erano circa 300 missili
Hellfire. L’amministrazione Trump fa il doppio gioco: si serve di Israele
contro l’Iran, come dell’Ucraina contro la Russia: fa la guerra per procura,
come hanno sempre fatto i figli dello zio Sam.
Stavolta
però la risposta di Teheran è stata immediata e fortissima, anche perché lo
Stato islamico è stato rifornito abbondantemente di armi da Russia e Cina.: tre
ondate di attacchi missilistici iraniani che hanno devastato Tel Aviv, Haifa,
perfino il centro di comando di Kyria, dove c’era tutto lo stato maggiore
politico e militare israeliano. Il sistema di difesa Iron Drome non ha
intercettato un bel nulla. L’Iran afferma di aver abbattuto tre caccia F35
israeliani.
Nel
frattempo continuano i bombardamenti dello Yemen (gli Houthi) sull’aeroporto di
Tel Aviv.
Volete
sapere cosa ha fatto il governo Netaniahu, subito prima della risposta iraniana?
E’ salito su un aereo ed è scappato in Grecia e non risulta essere ancora
ritornato in patria.
Mica
scemi i ragazzi!
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