Di corsa verso lo Stato bugiardo e terrorista. Gli attentati israeliani in Libano
Le migliaia di attentati terroristici con pager (cercapersone) e radio portatili esplosi in Libano sono davvero un’inaudita e geniale “operazione chirurgica” che ha colpito “membri di Hezbollah”, un po’ come a Gaza il bombardamento degli ospedali colpisce i “terroristi di Hamas”? C’è qualche ragione per dubitarne.
La prima è che Israele e gli Stati Uniti (questi ultimi in forma sensibilmente attenuata) godono di immunità mediatica che consente loro di perpetrare qualsiasi violenza animalesca giustificandola ex post con etichette infamanti: “terroristi”, “criminali”, “antisemiti” e via dicendo.
Sia chiaro: le organizzazioni terroristiche esistono, come però esistono plessi partitici occidentali che agiscono come terroristi. Possibile che i “nostri” colpiscano sempre e soltanto terroristi dell’altra sponda? In Italia si discute settimane con toni indignati per una tresca fra un ministro e una dama di compagnia, mentre si tace sulle pile di cadaveri di Gaza, esprimendo anzi velato compiacimento quando vengono commesse pericolose violazioni internazionali come gli attentati terroristici in Libano e Iran.
La seconda è di ordine tecnico. Tel Aviv, grazie a sgravi fiscali e Free Trade Zone, è un importantissimo hub internazionale di smistamento di tecnologia. Basta un container di device come pager e radio (merce tutt’altro che sofisticata) manomessi per dotarli di microgrammi di Semtex capaci di farli esplodere con impulsi radio ad onde corte – altra tecnologia vecchia come il cucco. Basta poi triangolare o addirittura falsificare i documenti di trasporto per far entrare in Libano la merce sofisticata.
Il combinato disposto dei due fattori dà come esito il colpire del tutto a caso civili innocenti – forse membri di Hezbollah, forse no – dichiarando poi che si tratta di pericolosi terroristi. Il problema maggiore a questo punto è la straordinaria piaggeria che mostrano i governi occidentali succubi di questi delinquenti, e l’infame sussiego mostrato dai media nostrani, così meravigliati e intimoriti dal “genio” israeliano.
Credo, e soprattutto spero, che questo rozzo contrabbando di stupidità criminale e ipocrita abbia fatto il suo tempo. Una civiltà che pensi e affermi se stessa come “superiore”non può e non deve abbassarsi a queste barbarie. Ma l’Occidente ha smarrito la fede e la ragione: non bisogna allora stupirsi di tanta vile crudeltà.
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