sabato 26 aprile 2025

FRANCESCO, IL MONDO E LA CHIESA

 

Il profluvio di esaltazioni riguardo a questo pontificato, che è sicuramente uno dei più problematici della storia della Chiesa, rende evidente una cosa sola: che Francesco era totalmente parte del “mondo", quasi una pedina comandata a bacchetta dal potere dominante. Fin dalla scelta del nome, che nessun Pontefice aveva mai osato prendere, si rivelò la sua totale ipocrisia rispetto al cristianesimo: san Francesco fece una rinuncia totale alle ricchezze per sposare “Madonna povertà”, mentre il suo omonimo sul soglio di Pietro mantenne inalterato ogni suo privilegio, anzi peggiorò la situazione, per esempio  azzerando i contributi del Vaticano alle missioni cattoliche. 

C’è da chiedersi come mai i mezzi di comunicazione non diano mai tali notizie, ma la risposta è abbastanza scontata: perché quest’uomo ha detto e fatto ciò che conveniva al “Nuovo ordine mondiale”.

Ma, a dire il vero, la sua condotta è sempre stata chiara, fin da quando, si presentò dal balcone dicendo “buonasera”, invece di “sia lodato Gesù Cristo”, come hanno sempre fatto tutti i Papi appena eletti. E la sua ostilità verso Nostro Signore è sempre stata evidente: spesso i suoi discorsi omettono addirittura di citarlo, come se fosse uno “stupido” (come è stato capace perfino di affermare).

Ciò che più gli stava a cuore era il richiamo al “dovere morale” di accogliere i “migranti” e l’apertura incondizionata alle altre religioni. Nello stesso tempo ha sempre mantenuto una ferocia nell’imporre la sua autorità all’interno della compagine ecclesiale. Questa direi che è una prova lampante della sua appartenenza al "mondo" e della sua assenza di criteri cristiani. 

Adesso i mezzi di comunicazione che vanno per la maggiore cercano in tutti i modi di presentarlo come un “salvatore” dall’oscurantismo cattolico e non citano tutti gli atti e i documenti che hanno messo in confusione moltissimi fedeli. Non citano mai soprattutto le numerose scomuniche che ha inflitto a sacerdoti e vescovi che mettevano in dubbio la sua legittimità. Il fautore dell’apertura lo era in maniera univoca, esclusivamente verso l’esterno, ma verso i suoi sottoposti ha sempre applicato il pugno duro del dittatore assoluto.

E’ veramente unica questa “papolatria” da parte del mondo laico verso quello che avrebbe dovuto essere il Pontefice della Chiesa cattolica, ed è veramente singolare questo accanimento verso tutti coloro che sostengono essere invalida la sua elezione. Bisogna mettere a tacere chi fa determinate affermazioni che potrebbero far crollare tutta la costruzione fittizia intorno a questo cosiddetto ultimo Pontefice. Soprattutto bisogna omettere di dire alcune notizie, come per esempio quella che da oltre due anni a Jorge Mario Bergoglio era impedito di celebrare l’Eucarestia, perché non si trovava il suo certificato di diaconato. Ma se non era diacono questo vuol dire che non era neanche sacerdote e quindi non era nemmeno papa. Da ciò ne consegue che tutte le sue decisioni, comprese le nomine dei cardinali, sono invalide. Questo comporterebbe un terremoto nell’attuale Chiesa cattolica di tale gravità, che nessuno ha il coraggio di sollevare la questione. Sarebbe invalido in partenza il Conclave che dovrebbe eleggere il nuovo papa. E che dire della notizia che Bergoglio ha rifiutato di ricevere l’Estrema Unzione? Qualcuno ha cercato di appurare se sia vera oppure no?

Si potrebbe continuare all’infinito, citando atti e fatti di questi ultimi dodici anni, ma a me interessa dire un’altra cosa: paradossalmente questo è un fatto che conferma l’azione dello Spirito Santo. Infatti se dopo tanti anni di tentativi di smantellamento della vera fede cattolica la Chiesa è ancora viva, questo è un miracolo, anzi è il vero miracolo, come ci ricordava il nostro padre Dante. Il vero miracolo, dato dall’azione di Dio, è che anche se vi sono Pastori indegni la Chiesa vada avanti ugualmente. “Non praevalebunt”, le porte dell’inferno non prevarranno sulla forza di Dio, presente nella comunità ecclesiale.

La quale non ha come capo il papa, come talvolta si sente dire: il capo della Chiesa è Gesù Cristo stesso, che l’ha fondata e si è reso presente carnalmente nell’Eucarestia, con il Suo corpo e il Suo sangue.

E la Chiesa è il Corpo di Cristo. Con buona pace di coloro che parlano solo di questioni sociali, come se fosse un’organizzazione caritatevole.

prof. Pietro Marinelli

1 commento:

  1. Il diaconato non è necessario per diventare sacerdote.

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