Taybeh: SIAMO ALLO STREMO!
SIAMO ALLO STREMO!
DON BASHAR ce lo scrive come prete e come amico: “ Qui a Taybeh siamo nella paura per gli attacchi dei coloni israeliani. Voi che da anni portate pellegrini in questo villaggio fino ad ora rimasto ai margini delle loro aggressioni più violente, fate qualcosa perché vediamo precipitare la situazione.” Anche gli altri parroci della cittadina, l’8 Luglio hanno alzato la loro voce con un appello al mondo, esprimendo “ profonda preoccupazione per i crescenti e ripetuti attacchi che prendono di mira i terreni, i luoghi sacri e le proprietà della città, nel silenzio ufficiale che esacerba il senso di pericolo e la mancanza di protezione. Espellere con la forza i contadini dalle loro terre, minacciare le loro chiese e circondare le loro città è un duro colpo per il cuore vivo della nostra Palestina”.
PAX CHRISTI ITALIA, con la sua CampagnaCiSGIORDANIA Ponti e non muri, rilancia in Italia questa denuncia che conferma le manifeste intenzioni del governo israeliano di accelerare la pulizia etnica e l’annessione della Cisgiordania, mostruosa illegalità che 14 ministri del partito di Netanyahu hanno chiesto con una lettera: “E’ il momento giusto per annettere i territori prima della fine della sessione estiva della Knesset”.
DIFFONDIAMO NELLE NOSTRE COMUNITA’ QUESTO GRIDO DI DOLORE, anche accendendo sugli altari delle nostre chiese la “ Lampada di Taybeh”. I sacerdoti delle Chiese di Taybeh – latina, greco-cattolica melchita e greco-ortodossa ci fanno solo immaginare cosa significa vivere nel terrore ogni momento: ” I coloni hanno hanno appiccato deliberatamente incendi nei pressi del cimitero cittadino e dell’antica chiesa di Al-Khader, risalente al V secolo, minacciando uno dei più antichi luoghi di interesse religioso della Palestina. Se non fosse stato per la vigilanza dei residenti e l’intervento dei vigili del fuoco si sarebbe verificata una catastrofe ancora più grave. In una scena quotidiana provocatoria, i coloni continuano a far pascolare le loro mucche sui terreni agricoli di Taybeh, nel cuore dei campi di proprietà delle famiglie della città e persino vicino alle loro case, senza alcuna deterrenza o intervento da parte delle autorità competenti. Queste violazioni non si limitano alle sole provocazioni; danneggiano direttamente anche gli ulivi, che costituiscono la principale fonte di sostentamento per i residenti della città, e impediscono agli agricoltori di accedere e lavorare le loro terre».Campagna Ponti e non muri di Pax Christi Italia
Firenze, 9 Luglio 2025

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