martedì 30 settembre 2025

IL RED LINE INTERNATIONAL FILM FESTIVAL DI ANTONIO SPANO'

 




Abbiamo intervistato Antonio Spano’, regista cinematografico e ispiratore del Red Line International Film festival, una manifestazione che si svolge da due anni in Toscana, in provincia di Siena, con la partecipazione di molti operatori esteri.  

 

Ci potresti raccontare brevemente la storia di questo festival cinematografico?

 

Il festival internazionale di cinema indipendente Red Line International Film festival è nato nel 2024. La scelta è ricaduta su Montalcino, città conosciuta in tutto il mondo per la bellezza del suo territorio e il suo vino unico al mondo.

Ma non solo di materia vive l'uomo ed è per questo che abbiamo deciso di fondare un festival di cinema che portasse film di alta qualità in un borgo che non ha più un cinema aperto.

L'obiettivo è quello di fornire un luogo di incontro fisico tra le persone, con opportunità di scambio tra i registi e gli spettatori. Viviamo sempre di più in una società che rifugge e cerca di ostacolare lo scambio di opinioni tra le persone. Noi pensiamo invece che il fine ultimo del cinema sia quello di condividere storie e punti di vista. E' un dialogo, quello tra regista e spettatore, che si perpetua fin dalla nascita della settima arte.

 

Quali sono le dimensioni di questo festival?

 

Il Red Line Film Festival ha avuto 33 film in concorso, 4 sezioni, 3 premi in denaro, 650 film iscritti alla seconda edizione, 22 paesi rappresentati, più di 800 spettatori.

La seconda edizione del Red Line International Film Festival, nel 2025, è stata un percorso intenso, fatto di incontri, di scoperte e, soprattutto, di cinema.

Il nostro obiettivo era chiaro: offrire uno spazio fisico nel quale produzioni indipendenti potessero avere il loro "spazio".

 

 

Quale, secondo te, dovrebbe essere il ruolo del cinema nella nostra società?

 

Io credo che il cinema, anche e soprattutto quello indipendente, debba continuare ad essere un linguaggio necessario per leggere il presente. Le pellicole che abbiamo visto ce lo hanno confermato. Le
sale si sono riempite di storie, di visioni, di sogni.
 Abbiamo riso, abbiamo riflettuto, ci siamo commossi. Abbiamo ascoltato voci nuove e riscoperto maestri, viaggiato tra culture, paesi e sensibilità diverse. Il cinema ha fatto ciò che sa fare meglio: ci ha uniti, mostrandoci il mondo con sguardi diversi.

 

Ringrazio di cuore i registi che hanno scelto di condividere con noi i propri lavori. È una responsabilità e un atto di fiducia che non diamo per scontati. Ringrazio le giurie per la cura e l’attenzione e tutto lo staff organizzativo, i volontari, i tecnici e chi lavora dietro le quinte con
passione e discrezione. Voglio ringraziare anche il pubblico, che ha risposto con partecipazione, dimostrando coinvolgimento e spirito critico.

 

Chiudiamo questa edizione con la consapevolezza che il cinema indipendente non cerca scorciatoie. Chiede tempo, sguardo, ascolto. E trova forza proprio in questo. E noi saremo qui per nutrire quella forza. Perché il cinema ha senso solo se continua a vivere dentro di noi, ogni
giorno.

 

La prossima edizione si terrà dal 10 al 14 giugno 2026 e promettiamo tante sorprese.

 

 Due parole su Antonio Spano’

 

Nasce a Milano nel 1985; diventa regista e direttore della fotografia. Ha realizzato il suo primo documentario “Our Sky, our Land” nel 2009 in Irak, sulla questione curda, il problema del loro Stato e il genocidio compiuto da Saddam Hussein. “Our sky our land” fu selezionato in numerosi festival e ottenne il prestigioso premio “Unicef per la Pace – 2010”. In seguito Spano’ realizzò “The Silent Chaos” (2013), film selezionato in 70 festival tra i quali i David di Donatello 2013.

I suoi progetti successivi Animal Park (2014) e Inner Me (2016) sono stati selezionati in più di 240 festival internazionali e distribuiti in esclusiva a livello mondiale da Journeyman Pictures. Sono i documentari italiani più premiati (negli anni di riferimento, fonte cinemaitaliano.it). I suoi documentari sono stati distribuiti in numerosi paesi del mondo.

Il suo ultimo lungometraggio “Amuka” è girato in Nord Kivu, Sud Kivu, Masisi e Congo-Central nella Repubblica Democratica del Congo. Il film è un lungometraggio co-prodotto da Popiul e dalla televisione pubblica del Belgio RTBF, ricevendo il sostegno dal Ministero della Cultura del Belgio. 

Ha realizzato documentari e reportage per MTV e RAI in location come Libia, Haiti e Afghanistan. Come operatore di macchina ha collaborato con produzioni internazionali tra le quali per il film The Palio di Cosima Spender disponibile su Netflix.

Nel 2026 uscirà il suo primo cortometraggio di finzione “Come Zucchero dal Cielo” co-diretto insieme a Niccolò Lorini.


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