Giorgia Meloni è stata denunciata alla Corte Penale Internazionale per concorso nel genocidio palestinese. Insieme a lei sono stati denunciati il ministro degli esteri Antonio Tajani, il ministro della difesa Guido Crosetto e l'anninistratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani.
I mezzi di comunicazione nostrano di affannano a dire che la Corte Penale Internazionale non conta niente, perché vi aderiscono "solo" 122 Stati, invece dei 193 dell'ONU e non ne fanno parte gli Stati Uniti d'America, la Russia, la Cina e Israele (guarda caso!). I media puntualizzano poi che Netanyahu ha, sì, un mandato di cattura internazionale, ma non è mai stato ufficialmente incriminato per genocidio.
E' strabiliante il tentativo di giustificare in tutti i modi l'operato di Israele, da parte della maggior parte dei giornalisti italiani. I vari Capezzone, Porro, Giordano, Sallusti, Sechi, che penosamente cercano di portare avanti la narrazione israeliana, dovrebbero forse chiedersi che cosa vuol dire fare il giornalisti.
Comunque Italia fa parte della Corte Penale Internazionale e questo esposto farà iniziare delle indagini al riguardo. Tra i firmatari, una cinquantina di intellettuali, avvocati, giornalisti, Alessandro Di Battista e Moni Ovadia. Circa 35.000 persone hanno manifestato il loro appoggio all'iniziativa.
Molto opportuno, io trovo, coinvolgere anche Guido Crosetto, che fu consulente della Leonardo per diversi anni, guadagnando la somma di un milione e ottocentomila euro, e Roberto Cingolani, che è stato nominato da questo governo Meloni.. Ve lo ricordate quando era ministro della transizione econogica nel governo Draghi? Quando disse, soprappensiero, "E pensare che la Terra è stata programmata per tre miliardi di persone"?
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