domenica 9 novembre 2025

IL GIUBILEO DELLE CORALI NEL DUOMO DI MILANO

                                                                       


 Ieri, 8 novembre 2025, sono andato nel Duomo di Milano per il Giubileo dei cori. Uso il passato prossimo invece del passato remoto, che sarebbe corretto nella lingua italiana, non solo perché è una abitudine lombarda, ma anche in quanto subisco ancora l’effetto di tale evento meraviglioso. Per me non è un fatto accaduto nel passato, ma un avvenimento che ha cambiato il mio presente.

Il Giubileo delle corali avrebbe dovuto svolgersi nel Santuario di Rho, ma la massiccia adesione delle compagini musicali che servono la liturgia ne ha consigliato l’effettuazione nella cattedrale milanese. Non ci saremmo stati, nel santuario di Rho! E questo alla faccia di chi scrive che “la cristianità è davvero finita” e non ha alcuna esperienza concreta della realtà ecclesiale!

E’ stato grandioso vedere circa duemila coristi, appartenenti a centoquarantatrè cori liturgici provenienti da tutta la Lombardia, cantare insieme! Seguire un unico direttore, fare le prove, pregare come una sola cosa! L’organizzazione ci aveva raggruppati per voce, dando a ciascuna voce una striscia distintiva di un colore diverso: verde per i bassi, giallo per i tenori, blu per i contralti e bianco per i soprani. Le donne, come sempre, erano molte di più degli uomini: più del doppio, ma secondo me anche il triplo del cosiddetto sesso forte.

Ci siamo trovati presto, verso le 08.15, per ottenere il “pass”, con il quale siamo entrati, malgrado il disappunto dei turisti che non avevano capito essere la mattinata riservata ad una celebrazione religiosa.

Una volta dentro abbiamo provato i canti della prima parte e abbiamo ascoltato la meditazione di don Fausto Gilardi sul significato dell’anno giubilare. Don Fausto è partito dal Levitico: “conterai sette settimane di anni….il decimo giorno del settimo mese farai echeggiare il suono del corno”, ed ci avevano fatto sentire il suono del corno, per introdurci nella meditazione. Poi è stato letto il brano del Vangelo di Luca in cui Gesù entra nella sinagoga di Nazareth e legge il rotolo del profeta Isaia e qui abbiamo cantato la parte centrale del brano, in cui dice “lo Spirito del Signore è su di me”, ed è stato emozionante! In seguito don Fausto ha individuato dette percorsi spirituali per accompagnarci nella nostra vita e nel servizio alle comunità.

Dopo la meditazione guidata è stato lasciato un periodo di riflessione personale e di possibilità di confessarsi, per ottenere l’indulgenza plenaria. Per fortuna sono riuscito a confessarmi, malgrado le file fossero molto lunghe; uno degli effetti del Giubileo è l’enorme numero di persone che si accostano al sacramento della riconciliazione.

Ma la Messa è stata il punto centrale e devo dire che anche l’omelia dell’Arcivescovo Mario Delpini è stata molto bella, sul significato del canto e la sua utilità pedagogica; alla fine egli ha anche richiamato la necessità di aiutare l’assemblea a cantare bene, guidandola ed insegnando i canti.

Io ho partecipato con il mio coretto della GMG (chiesa di Gesù, Maria e Giuseppe, in via Mac Mahon a Milano); ho conosciuto coristi di Legnano, di Rho, di Monza, di Cantù, per cui credo che la maggior parte dei partecipanti fosse di fuori Milano. Come credo che la maggior parte dei coristi fosse di mezza età, se non addirittura di tarda età. D’altronde io stesso ho appena compiuto sessantanove anni, e non so se rientro nella categoria degli “uomini di mezza età” o nella “terza età”.

Ma forse questo non interessa particolarmente a Colui del quale abbiamo cantato le lodi!                              


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