Leggo le tracce della prima prova d’esame 2024; ne vedo una su Ungaretti, una su Pirandello, una sulla “guerra fredda”, una sulla valorizzazione del patrimonio artistico-culturale dell’Italia, una sulla nuova modalità di tenere un diario in rete ….. Sono un po’ perplesso: ma siamo sicuri che siano le tracce del 2024? Non è che ho sbagliato e sto leggendo quelle del 1994? O addirittura quelle del 1954? Che cosa mi fa capire che siano le tracce della maturità di quest’anno?
Cerco affannosamente uno straccio di riferimento alla realtà drammatica che stiamo vivendo,
ma invano: non c’è nulla sul conflitto Russia-Ucraina, che rischia di degenerare
in guerra nucleare, non c’è nulla sullo sterminio dei palestinesi ad opera di Israele,
non c’è nulla sulla pace e sulle 140 situazioni di guerra nel mondo …..non c’è
nulla sulla NATO, che ha raggiunto la massima espansione ed è arrivata a 32
Stati membri; ma non c’è nulla nemmeno sull’Unione europea, anche se ci sono
appena state le elezioni del Parlamento, non c’è nulla sul G7 appena tenutosi
in Puglia con la presidenza italiana, non c’è nulla sul BRICS e sulla
costituzione di un polo alternativo a quello dei Paesi occidentali, insomma… la
realtà è rimasta totalmente al di fuori dall’ufficio dell’ispettrice del Ministero
della Pubblica Istruzione che ha redatto queste solite, scontatissime e
noiosissime tracce di maturità. E’ l’ennesima conferma che tale esame serve all’omologazione
più completa delle giovani generazioni e a favorire il loro totale disimpegno
dalle questioni di attualità. Servono giovani “lobotomizzati”, che non si
pongano problemi e domande su ciò che sia giusto o ingiusto, sulle scelte da
operare in campo sociale e politico. Servono giovani che al massimo sappiano
chi era Ungaretti o Pirandello (questo però magari nei licei classici o
scientifici) ma non si chiedano il perché delle cose e soprattutto non agiscano
di conseguenza.
Infatti il commento di Giuseppe Valditara è stato “l’esame va bene così”; certo, a lui va bene così, che agli studenti non si chieda di prendere posizione sulle questioni reali, ma si rassegnino a “non disturbare il manovratore”; va bene così, certo, perché è meglio che i ragazzi maggiorenni non si pongano nemmeno il problema che rischiano di essere trattati come “carne da cannone”, anche nel senso letterale del termine.
Ah, dimenticavo: c'era anche una traccia sul "silenzio" (non so se quello degli innocenti o cosa); forse perché si voleva dire agli studenti: "state zitti, se potete"?
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