martedì 28 gennaio 2025

INTERVISTA A ROBERTO JONGHI LAVARINI, DETTO IL BARONE NERO

 Abbiamo intervistato il "Barone Nero", alias Roberto Jonghi Lavarini, 52 anni, aristocratico di origini walser, laurea in scienze politiche, consulente immobiliare, un personaggio noto nell’ambito della destra nazionale, appassionato militante politico ma anche attento osservatore di geopolitica.

1) Qual è il tuo commento alle decisioni con le quali Trump ha iniziato il suo mandato?

Trump ha iniziato alla grande il suo secondo mandato, firmando subito centinaia di ordini esecutivi, in linea con il suo programma elettorale, una forte e chiara risposta politica ai suoi elettori: io mantengo la mia parola e i miei impegni. Trump è un sincero patriota che farà gli interessi del suo popolo e, stavolta, non sarà più buono come nel suo primo mandato, non si farà più fregare, come successo con i brogli elettorali, la falsa pandemia covid e i processi politici mediatici costruiti appositamente contro di lui. Certo, rimane americano e gli USA sono ancora fortemente influenzati dalla onnipresente lobby sionista, ma, comunque, la sua presidenza è un segnale positivo, colto persino dal filosofo tradizionalista russo Aleksandr Dugin, con il quale sono in contatto, come lo sono con gli americani Steve Bannon e Bob Kennedy junior.

2) Che giudizio dai sui quattro anni di Governo di Biden?

Biden era solo un vecchio pupazzo demente nelle mani del "deep state" USA, ovvero dei poteri forti privati della plutocrazia mondialista arcobaleno. Sono stati anni veramente infami e terribili di degrado sociale per il popolo americano, di terrorismo, finte pandemie (in realtà esperimenti medici, psicologici e sociologici di massa) e guerre provocate in tutto il mondo. Senza parlare delle forze oscure e maligne, pedofilo sataniste legate ai vertici globalisti: un buco nero del terrore. E questi bastardi, fortunatamente sconfitti dall'alleanza Trump-Musk, avrebbero probabilmente causato una devastante guerra nucleare. Grazie a Dio, il tentativo golpista mondiale è stato sventato.

3) Cosa pensi dell’atteggiamento di Giorgia Meloni verso gli Stati Uniti d’America?

L'Italia è colonia americana dal 1945, tramite accordi politico militari ancora segreti ma oramai noti a tutti. Abbiamo oltre 150 basi NATO, USA e CIA sul nostro suolo nazionale, con testate nucleari, laboratori chimico biologici, sistemi di spionaggio e persino prigioni segrete. La Meloni per diventare presidente del consiglio ha dovuto ottenere il lasciapassare dall'ambasciata USA, come, prima di lei, tutti i suoi predecessori dell'Italia repubblicana e antifascista. Molto realisticamente spero che si possa cambiare in futuro, incominciando a desecretare anche i nostri misteri nazionali, ad allentare le catene straniere che legano le nostre istituzioni pubbliche, cercando di fare veramente gli interessi del popolo italiano, delle nostre famiglie e imprese.

4) Come hai intenzione di porti e che proposte avresti nei confronti del Governo italiano?

Con il vento patriottico e identitario che soffia forte in tutto l'occidente, il governo di Giorgia Meloni e i vertici di Fratelli d'Italia, dovrebbero approfittarne per mostrare finalmente gli attributi sovranisti che per ora si sono limitati a chiacchiere, promesse elettorali disattese, buone intenzioni e a qualche francobollo commemorativo. Primo dovrebbero affrontare l'invasione africana islamica con un vero e duro blocco navale, con la re-immgrazione forzata dei clandestini e bombardando le basi di partenza dei trafficanti nordafricani (come fanno impunemente sia Israele che la Turchia NATO per i loro interessi nazionali e di sicurezza...). Poi bisognerebbe fare veramentev nostri interessi economici, energetici e geopolitici, interrompendo definitivamente il nostro folle e suicida sostegno al corrotto regime mondialista del comico cocainome di Kiev, togliendo le sanzioni alla Russia, riaprendo i nostri storici e strategici rapporti culturali e commerciali, dimezzando il costo delle bollette a famiglie e imprese.

5) Qual è la tua posizione nei confronti dell’Unione europea?


Il Parlamento Europeo è un serio organo elettivo e rappresentativo ma, purtroppo, non conta politicamente nulla. Il problema è nella Commissione Europea, su come viene selezionata la classe dirigente e sui troppi poteri che questa si arroga. In sintesi, i vertici dell'Unione Europea sono alti burocrati e banchieri privati che fanno i loro interessi e quelli delle lobby economiche internazionali dalle quali provengono e per le quali continuano a lavorare anche quando assumono dei ruoli pubblici istituzionali. Nella UE regnano le incompatibilità fra interessi pubblici e privati e una enorme corruzione, come dimostrano le recenti inchieste sulla pandemia e le multinazionali farmaceutiche, sulla impostura "green", sull'industria delle armi... Questo sistema, ora, schiacciato fra le politiche imperiali dei patrioti Trump e Putin, è diventato l'ultima roccaforte delle forze mondialiste. Un putrido fortino che i popoli europei devono assaltare, bruciare e radere al suolo, per poi costruire, finalmente, una vera Europa delle patrie e delle identità, della sicurezza, del benessere diffuso e della giustizia sociale. Per questo, Musk, esattamente come me, sostiene le vere destre tedesca e francese alle prossime elezioni.

1 commento:

  1. Complimenti al Dott. Jonghi Lavarini, da sempre esempio di coerenza ed impegno politico .

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