mercoledì 29 gennaio 2025

INTERVISTA A LALI PANCHULIDZE


 Abbiamo intervistato Lali Panchulidze, presidente di ACIGEA (associazione culturale cristiana ecumenica Italia Georgia Eurasia) e dirigente della UNO (Unione delle Comunità Cristiane Ortodosse, Copte e Orientali in Italia, oltre due milioni di fedeli, divisi in diverse chiese canoniche nazionali), rappresentante di una antica famiglia georgiana, di remota origine bizantina e di tradizione militare, con storici legami sia a est con la Russia che a ovest con l'Europa.

1)    Potresti descrivere in maniera essenziale la situazione attuale in cui è venuta a trovarsi la Georgia?

      La mia patria Georgia ha un governo forte e autorevole, legittimato dalla volontà popolare e un nuovo presidente, finalmente fedele ai nostri interessi nazionali. La coalizione cristiana conservatrice di Sogno Georgiano ha ottenuto la maggioranza assoluta dei voti e dei seggi in parlamento. Le opposizioni in Georgia sono sempre più minoranza, perchè sempre più manovrate e pagate da forze straniere anti nazionali e anti cristiane. Se ne stanno accorgendo anche i georgiani che hanno votato per le opposizioni, anche quelli della diaspora immigrati all'estero, nonostante la pressante propaganda e disinformazione mediatica occidentale mondialista.

2)   Che giudizio dai sull’atteggiamento degli Stati Uniti nei confronti della Georgia, della Moldavia e dell’Armenia?

      Alle nazioni da lei elencate aggiungerei anche la Serbia, l'Ungheria, la Slovacchia, la Romania. Ma  non parlerei di Stati Uniti d'America, quanto di forze mondialiste che, utilizzando la CIA e la NATO, quanto di ONG e media privati come quelli di Bill Gates e George Soros, da oltre vent'anni stanno destabilizzando i territori ex sovietici e le nazioni ortodosse dell'est Europa, fomentando estremismi, divisioni, proteste e terrorismo. Ma con il nuovo presidente USA, Donald Trump, le cose sono destinate a chiarirsi, cambiare e migliorare.

3)    Qual è il tuo giudizio sulla politica di Putin?

      Io sono innanzitutto una orgogliosa patriota ortodossa e la Russia deve restituirci le nostre storiche regioni di Abcazia e Ossezia, ora occupate. Detto questo, sinceramente, credo che Vladimir Putin sia un bravo presidente per il suo popolo, perchè ne cura gli interessi, oltre che la sicurezza e l'identità. Sotto l'impero zarista di tutte le Russie e poi nell'Unione Sovietica, i nostri popoli, uniti dalla fede ortodossa, hanno convissuto per quasi due secoli. Certo che chi continua a punzecchiare l'orso, si deve aspettare, prima o poi, una sua zampata.

4)    Pensi che la situazione in Ucraina possa essere risolta con l’avvento di  Trump?

      Se Trump non fosse stato sconfitto dai brogli elettorali dei sedicenti democratici, sarebbe stato eletto al posto di Biden e, probabilmente, la guerra in Ucraina non ci sarebbe nemmeno stata. Sono stati i "democratici" americani a gettare benzina sul fuoco, a organizzare il golpe di Maidan e a sostenere le persecuzioni anti russe nel Dombas. Il povero popolo nostro fratello ucraino vuole e merita la pace, non ne può più del regime di Zelensky ma non ha la possibilità di dirlo e di sostituirlo con delle libere elezioni. Questo tremendo conflitto è stato una inutile carneficina che si poteva evitare con la forza della diplomazia.

5)    Qual è la tua posizione nei confronti dell’Unione europea?

      Noi georgiani siamo caucasici ed eurasiatici, quindi, certamente, anche europei. Ma il mio modello  di Europa è quello tradizionale e cristiano delle patrie, del reciproco rispetto e della collaborazione fra stati sovrani, non questa Unione, male gestita da tecnocrati e lobbisti. D'altronde, ai poco informati miei compaesani che, senza capirci nulla, urlano di volere entrare in questa UE, io ricordo, invece, che oltre il 50% degli europei ne vorrebbe motivatamente uscire.

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