giovedì 13 febbraio 2025

INTERVISTA A PIETRO MARINELLI SUL VIAGGIO IN CAMERUN

 


Questa intervista è stata fatta a Pietro Marinelli, docente di economia politica e diritto, in pensione dall'Istituto Marie Curie, ora docente di storia ed educazione civica presso la scuola parentale Montessori Villacolle. 

Agli inizi di novembre '24 Pietro si è recato in Camerun, per l'inaugurazione di un pozzo nel villaggio di Foutchouli, nel Comune di Dschang, nell’ovest del Paese. E‘ stato invitato perché ha finanziato tale costruzione, che serve in particolare alla scuola materna del villaggio. 

 

Alcuni ragazzi della scuola Villacolle gli hanno rivolto alcune domande: 

 

Come hai fatto a sapere che c’era bisogno di te?

 

E’ stato tutto originato da un incontro, anzitutto con un padre del Pime camerunense, Arsène, per la cui ordinazione ero andato in Camerun. Una volta lì mi ha fatto conoscere un suo amico, Jean Luis, ingegnere. 

 

Qual è stato il tuo contributo al progetto? 

 

Beh, innanzitutto ci siamo conosciuti, abbiamo parlato molto e poi dopo tanto tempo Jean Luis mi ha fatto una proposta, che era appunto quella di aiutarlo nella costruzione di un pozzo per la scuola materna del suo villaggio. C'era bisogno di un sostegno economico ed io mi sono reso disponibile. 

 

Chi ha costruito il pozzo? 

 

La società di costruzioni di Jean Luis si è occupata della realizzazione, con l'aiuto finanziario mio appunto, del „forage“, cioè del pozzo per estrarre l’acqua, mentre il Comune di Dschang, del quale fa parte il villaggio di Foutchouli, della costruzione della scuola materna. 

 

Quanto tempo hanno impiegato per costruire il pozzo? 

 

Più o meno tre o quattro mesi, mentre per la scuola ancora di piu', circa sei. Il 2 Novembre del 2024 c'è stata l'inaugurazione di entrambe le strutture. Sono stato invitato a questo evento da Jean Luis, ma prima ho dovuto fare il visto, che ha tempi lunghi. Durante il mio soggiorno in Camerun sono stato accolto con una grandissima ospitalità. Ovunque vai ti offrono cibo e bevande (io sono ingrassato di 2 chili!), in qualsiasi occasione, dai battesimi ai matrimoni, agli eventi più semplici.

Mangiano moltissimo riso, con carne, spezzatino di pollo, ma anche tanto pesce, considerata poi la posizione del Camerun che dà sul mare, è un alimento piuttosto presente. Bevono anche molta birra, che autoproducono. Il momento del pranzo per gli africani è molto importante, c'è condivisione. Mangiano con le mani, un pò in tutta l'Africa, come del resto anche in gran parte dell'Asia. Si mangia con la mano destra, quella più nobile, mentre quella sinistra serve per lavarsi e fare “le cose sporche”. 

 

Come vivono in Africa? 

 

Dipende dai posti. Nella capitale, Yaoundè, si vive abbastanza bene, mentre nei villaggi si fa molta fatica. Ci sono però alcune zone di guerra: in Camerun ce ne sono due principalmente, una al nord ed una all'ovest; come in ogni guerra la prima cosa che viene distrutta è l'economia. Lo vediamo anche oggi, che ci sono tantissime situazioni di conflitto di cui non si parla mai. In realtà nel mondo attualmente ci sono circa 140 guerre! 

 

Ci sono tanti poveri in Africa? 

 

Noi pensiamo sempre che in Africa siano tutti poveri, invece è un continente molto diversificato. Ci sono tanti stati, ed anche all'interno di ogni stato ci sono tradizioni e situazioni diverse. Già solo in Camerun ci sono circa 30 dialetti diversi, non sempre comprensibili da zona a zona; per questo per comunicare tra loro le persone utilizzano il francese, che è la lingua comune. 

L'Africa non è ovunque povera, anche se il suo prodotto interno lordo è uguale a quello italiano! Che è assurdo...un continente di un miliardo e trecento milioni di abitanti che produce quanto uno Stato di sessanta milioni. Come mai questo? Perché il lavoro è interno, nel senso che ciascuno a produrre per la propria famiglia, il proprio villaggio o il proprio stato, per la propria zona. Non pensano a produrre per vendere, per intenderci, ma per vivere loro; non c'è granché il concetto di vendere all'esterno.  Non essendoci grande vendita, non c'è molto commercio. E l’autoconsumo non rientra nel PIL, per cui sembra che l’Africa sia molto più povera di quanto lo sia effettivamente. Anche il paesaggio è diversificato: è vero che ci sono le capanne, ma anche palazzi di muratura e case molto belle.. Nella capitali ci sono anche dei bellissimi grattacieli! Per esempio la casa di Jean Louis, che mi ha ospitato, era bella, sembrava quasi una casa colonica, a due piani e spaziosa. 

 

(intervistatori: Adamo Classe IV, e Simone L. Classe III) 


Nessun commento:

Posta un commento

IL REATO DI "FEMMINICIDIO"

 Un DDL che discrimina. Considerazioni sul “reato di femminicidio” introdotto dal Governo Meloni con il plauso dell’Onorevole Valente del PD...