venerdì 31 gennaio 2025

INTERVISTA A STEFANO TARDUGNO (UNIONE PATRIOTTICA)

 


Intervistiamo l'imprenditore Stefano Tardugno, presidente dell'Unione Patriottica, associazione politica e culturale identitaria, fondata nel 1861, che collabora con il centrodestra, pur mantenendo la propria storica autonomia organizzativa e di pensiero. Tardugno è stato dirigente di Alleanza Nazionale (tra i fondatori a Milano) e consigliere municipale per una legislatura.

 

1 - Quale è la sua opinione sull'azione del governo di Giorgia Meloni e Fratelli d'Italia?

 

All’elencazione dei risultati macroeconomici ufficiali e finanziari provvedono già con zelo i rappresentanti della maggioranza; vorrei parlare di politica. Non tutti a destra la pensano come me, ma io sono soddisfatto di come Giorgia Meloni sta impostando l’azione di Governo: determinata a riportare i nostri valori tradizionali alla guida della società e della cultura. Finalmente stiamo combattendo impostazioni moderniste che sembravano ormai ineluttabili: contrasto dell’orribile cultura woke nella scuola pubblica, opportuno spostamento dei fondi per il gender verso il sostegno alla fertilità, ritorno di condotta e regole di disciplina.

Parimenti, per la prima volta, abbiamo una strategia organica di contrasto all’immigrazione clandestina -che non si fa con strepiti o bloccando qualche decina di miserabili su una nave- ma con un’azione impegnativa e complessa che parte dagli accordi siglati in Africa, passa per una strenua lotta all’interno della UE per giungere all’”operazione Albania”, che sono convinto presto diventerà un modello internazionale.

Siamo ancora all’inizio di un’esperienza di Governo di destra dopo decenni di sodalizio catto-sinistroide: non credo si potesse fare di più, in questi tempi. Giorgia Meloni, inoltre, sta dimostrando un impegno ed una dedizione al lavoro davvero non comuni ed intuisco che le stia costando molto in termini umani e soprattutto familiari; per questo merita ancor più il mio rispetto

 

2 - Come vede politicamente l'Italia nell'attuale contesto internazionale?

 

Se escludiamo le parentesi meritorie con Silvio Berlusconi, dagli anni 90 l’Italia ha avuto un ruolo internazionale ancillare, sottomesso, quasi servile. La svendita della nostra sovranità nazionale alla UE e, fin da prima, le condizioni ancora non rese note dell’armistizio del 43 verso gli americani ingessano la politica estera di un Paese che ambisce a tornare identitario e nazionalista.

Inoltre veniamo da un recente passato di egemonia di governi di sinistra in USA ed UE, idem la composizione del parlamento europeo che ancora vede maggioritario lo schema cattolici politici + sinistroidi che ha partorito disastri soprattutto nell’ultimo quinquennio. In tale contesto Giorgia Meloni è riuscita magistralmente nell’operazione di accreditarsi con questi senza precludersi un’identità di destra e soprattutto la possibilità di entrare in sintonia con i nuovi e più congeniali orientamenti. Non c’è dubbio che oggi i grandi cambiamenti siano nelle mani di Trump, ed altrettanto è evidente il rapporto privilegiato che ha con l’Italia.

In questa condizione favorevole chiedo alla nostra Presidente un passo ulteriore, che le conferirebbe autorevolezza oltre all’affidabilità internazionale: ovvero che abbia il coraggio di essere non solo il punto di riferimento tra USA ed UE ma il cardine della ripresa del necessario dialogo tra paesi Europei e Russia, per me assolutamente indispensabile. Inoltre è indispensabile un ruolo quanto più autonomo possibile dell’Italia nel Nord Africa e mi pare che anche su questo si stia lavorando bene.

 

3 - Cosa ne pensa del rinvio a giudizio del ministro Daniela Santanchè, e sugli avvisi di garanzia alla Meloni e altri ministri?

 

E’ incredibile dover commentare insieme circostanze così diverse! Eppure dobbiamo…

Premesso che non conosco personalmente il Ministro Santanchè e che la stessa è icona, legittimamente, uno stile di vita mondana che non mi appartiene, non si può non vedere come sia vittima di un’ ignobile macchina del fango che si concretizza nel metodo di insinuare, provocare e professionalmente diffamare -accostando circostanze anche private e persone disparate- tipico in particolare delle trasmissioni Piazzapulita e Report che da anni si stanno concentrando alla continua denigrazione di Fratelli d’Italia, coinvolgendo anche personalità ben più importanti del Ministro. Si tratta di vicende legate ad aziende afferenti l’attività privata della Santanchè e che mi pare abbiano ampi margini di finire in assoluzioni. Giorgia Meloni e Mantovano hanno invece svolto un ruolo propriamente di Governo, ritengo corretto nel merito e nell’assoluto interesse nazionale, semmai avrebbero potuto trattare la vicenda con maggiore discrezione... Le accomuna il metodo, sempre lo stesso giornate, serate, ore e tonnellate di carta tutte atte a denigrare il Governo, lo stesso da trent’anni. Ogni potere viene impiegato per opporsi e nuocere all’avversario; questa è la sinistra italiana

 

4 - La regione Lombardia, governata saldamente dal centrodestra, dopo anni di eccellenza, è in affanno, soprattutto sulla sanità e i trasporti. Quale è il suo parere?

 

L’eccellenza si riferisca agli anni 90, gli anni d’oro di Alleanza Nazionale che ricordo bene; la destra che finalmente va al governo e con l’onestà e la determinazione che la contraddistingue diventa il cardine del cambiamento della cosa pubblica in Regione Lombardia. La riforma sanitaria si deve al compianto Assessore Carlo Borsani e garantiva la possibilità ai cittadini di scegliere, per esami e cure, le strutture private convenzionate; tale libertà, paradossalmente, realizzava anche un risparmio economico per la Regione avvantaggiandosi dell’efficienza tipica dei privati. Poi dai primi anni duemila il declino tipico di tutta l’economia Italiana: l’impatto di una moneta mal concepita, realizzata peggio e delle regole imposte per sostenerla artificialmente hanno portato a patti di stabilità assurdi e riduzione degli investimenti nel pubblico. Il privato nel contempo subiva le contrazioni del credito… Basilea due e tre con la necessità di esasperare il profitto da ogni centesimo impiegato hanno portato anche in questo settore letteralmente vitale a stipendi da fame, scarsità di medici e di scuole adeguate, cui oggi si aggiunge anche un reale problema di sicurezza. Finchè non ci libereremo di una casta europea di gretti burocrati ed avidi banchieri tornando a poter investire al di fuori dei patti sul deficit non avremo possibilità di ambire di nuovo a quell’efficienza. Per i trasporti vale analogo principio pur con le sue specificità tecniche.

 

5 - Quali specifiche idee e proposte porta avanti l'Unione Patriottica come movimento apartititico trasversale all'interno del centrodestra?

 

Unione Patriottica è indipendente: non siamo organici a Fratelli d’Italia, seppure abbiamo appoggiato numerosi amici, loro candidati, in Lombardia, in Liguria ed in Europa ai quali ci sentiamo naturalmente vicini per storia personale e valori. Anche per quanto finora esposto aspiriamo a proseguire il cammino nel prossimo futuro, vicini ma paralleli coprendogli il fianco destro… Nello specifico le posso citare due priorità riguardanti quelli che mi paiono gli ambiti in cui chiederei più decisione a FdI. Tutti vediamo lo stato della sicurezza nelle nostre città, degenerato dal degrado della gestione dei precedenti 10 anni; ritengo si debba essere più concretamente vicini al personale delle Forze dell’Ordine sia con regolamenti che consentano loro un’operatività più efficace e sicura con regole d’ingaggio più ampie che con una legge che assicuri la difesa gratuita ad agenti e funzionari che debbano affrontare procedimenti penali o disciplinari, con possibilità di scegliere il legale di fiducia a spese dello Stato, e che li tenga indenni da conseguenze negative su stipendio e carriera fino ad eventuale condanna definitiva.

Altro ambito che richiede urgente attenzione è quello delle Aziende: il Ministro Urso sta facendo bene sui grandi obbiettivi ma se si vuole fare davvero un salto di qualità è necessario concentrarsi sulle esigenze delle piccole e medie aziende che sono sempre più penalizzate da una massa soverchiante di norme vessatorie che ne gravano di fatto il lavoro da risultare ancora più penalizzanti del carico fiscale. Turismo, ristorazione, artigiani ed officine sono bloccate nella produttività da regole, regolamenti nazionali, regionali, europei…: bisogna fare tabula rasa di tutto ciò e provvedere a riscrivere le regole da zero. E’ l’unico modo di poter far loro recuperare valore aggiunto a vantaggio anche del livello salariale e di professionalità dei collaboratori.

E’ necessaria una rivoluzione copernicana in tal senso: più libertà e liberalizzazione con regole poche e chiare da far rispettare severamente ma stop ad assurde autorizzazioni preventive con carichi di documentazione, inutili consulenti, gravosi impegni ed oneri!

Nessun commento:

Posta un commento

IL REATO DI "FEMMINICIDIO"

 Un DDL che discrimina. Considerazioni sul “reato di femminicidio” introdotto dal Governo Meloni con il plauso dell’Onorevole Valente del PD...